APPROFONDIMENTI
I materiali, le analisi, le riflessioni che qui offriamo vorrebbero servire ad approfondire la conoscenza di alcuni fenomeni ed eventi di cruciale importanza per l’epoca storica che stiamo vivendo, tutti, in ultima analisi, riconducibili al processo economico, politico, e sociale che sta dominando l’attuale periodo: la globalizzazione capitalistica. Nei limiti delle nostre possibilità, vorremmo in tal modo contribuire al dibattito molto intenso e vivace che si sta sviluppando in merito a questo tema e a tutti quelli ad esso strettamente connessi, nonché in merito alle conseguenze che tali eventi comportano per gli stati, le economie, le popolazioni, le culture e i modi di vita.
Naturalmente, non abbiamo alcuna ambizione di dire parole risolutive su simili argomenti; più umilmente, vorremmo fornire spunti ed elementi critici per sviluppare un punto di vista alternativo a quello dominante.
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Lettera del Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, al Subcomandante Marcos, nella quale si discutono le dinamiche dell’attuale globalizzazione capitalistica, le conseguenze nefaste che esse hanno sulla qualità della vita dei popoli del mondo, la crisi e il fallimento dei governi di "sinistra" europei, il ruolo degli intellettuali quali "salariati del capitale", l’attualità del pensiero di Marx e le possibili vie di uscita dall’odierno, desolante quadro.
Rassegna stampa sulla "Battaglia di Seattle", il grande movimento di massa che proprio a Seattle, alla fine del 1999, contestò le politiche iperliberiste del Wto (World Trade Organization - Organizzazione Mondiale per il Commercio), ottenendo uno straordinario successo e mostrando al mondo che una alternativa di civiltà alla globalizzazione capitalistica è possibile.
La "guerra umanitaria" della Nato in Serbia e Kosovo: alcuni articoli che illustrano in quale vigliacco modo siano stati violati il diritto internazionale, la Costituzione Italiana, lo stesso trattato costitutivo della Nato e come sia improcastinabile quindi, ormai, una radicale democratizzazione dell’Onu.